In sintesi
- 🎬 Il Sorpasso
- 📺 La7, ore 21:10
- 🛣️ Un road movie iconico della commedia all’italiana diretto da Dino Risi, che racconta con ironia e profondità una giornata di Ferragosto tra Roma e la costa tirrenica, mettendo a confronto generazioni e valori attraverso le (dis)avventure di Bruno e Roberto, simboli dell’Italia degli anni Sessanta.
Il Sorpasso, Dino Risi, Vittorio Gassman, Jean-Louis Trintignant, commedia all’italiana, Ferragosto: stasera in TV su La7 (ore 21:10) va in onda uno dei film più iconici della storia del cinema italiano. Un autentico punto di svolta che ancora oggi riesce a mettere d’accordo critici, cinefili e spettatori comuni, rinnovando il suo fascino ogni estate e lasciando il segno nella memoria collettiva. Ma perché vedere (o rivedere) proprio Il Sorpasso in questa serata di mezza estate? Scopriamo insieme cosa rende questa pellicola un appuntamento imperdibile.
Il Sorpasso, Dino Risi e la commedia all’italiana: un classico che non invecchia
Girato nel 1962, Il Sorpasso è il road movie che ha rivoluzionato il modo di raccontare l’Italia al cinema. Dietro la facciata della commedia brillante e leggera, il film di Dino Risi basa tutto su un impianto tragicomico in grado di riflettere, e spesso criticare senza mezzi termini, i profondi cambiamenti sociali degli anni Sessanta. La pellicola segue le (dis)avventure di Bruno Cortona (un Vittorio Gassman gigione, magnetico, mattatore nel senso più puro) e Roberto Mariani (il giovane e introverso Jean-Louis Trintignant) in una giornata di Ferragosto trascorsa tra Roma e la costa tirrenica, tra risate, sorpassi azzardati e incontri illuminanti.
È una partita a scacchi generazionale che va ben oltre la superficie: Gassman è l’incarnazione dell’italiano “nuovo”, guascone e impulsivo, mentre Trintignant si aggrappa ai valori della tradizione, schivo e riflessivo. La guida spericolata, le spiagge, le fermate improvvisate: ogni dettaglio diventa metafora dell’Italia in corsa per il miracolo economico – e, allo stesso tempo, in bilico su un burrone. Il clou? Un finale dirompente, crudo, che cambia drasticamente il tono e impone una consapevolezza amara. Non è solo intrattenimento, ma una lezione sociologica travestita da commedia.
Il Sorpasso oggi: attualità del film di Dino Risi e motivi per cui è ancora un totem culturale
Rivedere Il Sorpasso oggi vuol dire ritrovare domande ancora vive nella nostra società: la voglia di vivere senza regole, il confronto-scontro tra giovinezza e maturità, la corsa verso il “sorpasso” come status symbol. La celebre Lancia Aurelia B24 Spider ha reso iconico il viaggio stesso, diventando oggetto di culto tra gli appassionati di motori e cinema. Non meno mitiche sono le battute di Gassman (“E che siamo in Svizzera?”), entrate nell’immaginario collettivo come pochi altri film sanno fare.
Il suo impatto culturale è enorme. Da decenni il film viene trattato come testo sacro nelle università e citato da scrittori, sociologi e giornalisti che vedono in Risi e Scola dei veri cronisti del cambiamento italiano. Non a caso, ogni Ferragosto Il Sorpasso torna puntuale, per ricordare a tutti che le domande sul senso della nostra corsa – tra crisi, successi e illusioni – non sono mai superate.
Curiosità su Il Sorpasso: motori, retroscena cinematografici e note d’autore
- Il titolo nasce dal dibattito sul “sorpasso” economico (l’Italia che superava la Gran Bretagna): una trovata di costume che si riflette nel modo di guidare, di vivere e anche di morire dei protagonisti.
- L’ultima scena è considerata un capolavoro di realismo cinematografico, tanto da cambiare il modo in cui la commedia italiana avrebbe trattato la leggerezza in futuro. Un colpo magistrale di penna (e montaggio!) che spiazza sempre, anche a distanza di decenni.
- La colonna sonora, le location sulla via Aurelia e a Castiglioncello, la comparsata di Dino Risi: ogni elemento contribuisce al mito e alla riconoscibilità di un film che ha riscritto le regole del racconto popolare.
Il Sorpasso ha segnato la consacrazione definitiva di Gassman (che qui cambia definitivamente pelle, passando da attore teatrale a volto-simbolo della commedia all’italiana) e ha aperto le porte del cinema italiano a Trintignant, rendendolo un beniamino anche oltreconfine. Per Risi, il film rappresenta la sua firma più indelebile, un bilancio malinconico e universalmente riconosciuto come vertice del suo genio.
Il Sorpasso su La7: a chi è consigliato il grande classico di Dino Risi?
Se ami i classici, la commedia intelligente, i film che raccontano l’Italia in modo vero, crudo e ironico, questo appuntamento su La7 non puoi proprio lasciartelo sfuggire. Ma Il Sorpasso è la scelta giusta anche se:
- Sei un appassionato di cinema e vuoi riscoprire un pezzo di storia autentico, che continua a ispirare registi e sceneggiatori da generazioni;
- Cerchi una pellicola capace di far ridere, pensare e – perché no – commuovere, senza mai cedere al banale o al didascalico.
Con una media voti che sfiora il 9/10 sulle maggiori piattaforme, Il Sorpasso è un vero e proprio totem culturale. Mettilo in agenda: stasera è il momento giusto per lasciarti travolgere (di nuovo) da una storia che scotta, coinvolge e non fa mai sconti.
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